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giovedì 20 giugno 2013

OUTDOOR AND SURVIVAL - TECNICHE DI SOPRAVVIVENZA - SECONDA PARTE

immagine tratta da www.mondogeo.it


RICERCA DEL CIBO, ORIENTAMENTO E PRONTO SOCCORSO OUTDOOR.

Nella prima parte di questo post, ho affrontato in modo sintetico la preparazione del bivacco, l'accensione di un fuoco e la ricerca dell'acqua. In questa seconda parte mi occuperò sempre in modo sintetico della ricerca del cibo, dell'orientamento e del primo soccorso. Come sempre, per chi volesse approfondire gli argomenti, ho elencato alla fine una serie di link dove si possono reperire ulteriori informazioni.


RICERCA DEL CIBO

La ricerca del cibo sarà la nostra terza priorità dopo la costruzione del bivacco e la ricerca dell'acqua. A mio avviso è indispensabile tenere sempre nello zaino alcuni viveri d'emergenza in modo da essere autosufficienti per almeno 2-3 giorni:

- thè, caffè solubile, cacao in polvere (servono per preparare una bevanda calda e stimolante, utile anche per il morale);
-  zucchero (per addolcire le suddette bevande e per avere un'ultima risorsa energetica);
- sale, spezie (aiutano ad insaporire i cibi di fortuna che ci procureremo, il sale inoltre apporta elettroliti che mancano nell'acqua piovana e nella neve);
- brodo granulare o dadi (per preparare un pasto caldo);
- cioccolato, crackers, barrette energetiche;
- multivitaminici (servono per integrare una dieta povera di vitamine  e sali minerali).

Nella malaugurata ipotesi di aver esaurito le nostre scorte alimentari prima di essere riusciti a ritrovare la via di casa, ci troveremo costretti ad adattarci al "cibo locale", cioé dovremo aiutarci con quello che ci offre l'ambiente circostante: piante e radici commestibili, frutti selvatici, cacciagione o pesci. Una trattazione dettagliata delle piante commestibili e dei metodi di costruzione delle trappole (da usare solo in emergenza perchè sono illegali!) va al di là degli scopi del mio blog perciò vi rimando  agli appositi link. Io mi limito a consigliarvi di cibarvi di quello che conoscete bene, e, nel dubbio, è sempre meglio assaggiare una piccola porzione e aspettare se vi sono effetti sgradevoli piuttosto che rischiare un avvelenamento. A mò di esempio riporto solo la ricetta della preparazione dell'infuso di aghi di pino (attenzione a non confonderlo col tasso che invece è velenoso!), specie sempreverde pressochè ubiquitaria nelle nostre regioni.  Per preparare l'infuso si porta ad ebollizione l'acqua e si aggiunge una manciata di aghi di pino giovani (non quelli secchi), si toglie dal fuoco, si copre e si lascia riposare per 15 minuti. Infine si filtra e si beve, magari con l'aggiunta di zucchero o miele. L'infuso di aghi di pino, oltre a fornire una bevanda calda, ha proprietà antiossidanti (è ricco di vitamina C, E, e di altri antiossidanti come la quercetina e i flavonoidi), rilassanti (antistress), balsamiche (in caso di raffreddore e tosse) e antinfiammatorie (per reumatismi e dolori muscolari). Anche i pinoli sono un ottimo alimento.


immagine tratta da biotecnologia.it



immagine tratta da www.nucisitalia.it

 
ORIENTAMENTO

Anche l'orientamento e la navigazione con bussola vengono  approfonditi negli appositi link a fine pagina. Vi consiglio inoltre la lettura del classico di Neil Wilson SURVIVAL E ORIENTAMENTO della casa editrice Edizioni Mediterranee.

immagine tratta da amazon.it
Alcuni suggerimenti pratici: 

- allenatevi ad avere sempre un punto di riferimento topografico (per esempio una catena montuosa) per non perdere mai la direzione di marcia;

- se state affrontando un percorso non segnalato e non avete a disposizione una mappa del luogo, segnate la pista almeno ogni km con pietre o rami caduti in modo da avere un riferimento; 

- nell'acquistare una bussola tenete conto che quelle racchiuse in un guscio metallico sono meno affidabili perchè l'ago magnetico è influenzato dal metallo; nelle immagini qui sotto potete vedere la mia bussola da polso autocostruita. Sono partito da un bracciale con chiusura a velcro sul quale è fissato un piccolo contenitore di plastica con tappo amovibile. Sul tappo ho incollato da una parte la bussola vera e propria mentre nella parte interna è fissato uno specchietto per segnalazioni. Il contenitore mi serve da mini kit di emergenza: al suo interno posso mettere delle lame, un mini acciarino, dei fiammiferi, del filo di nylon, del filo di rame, delle grafette, spille da baglia, ami, ecc.


la mia bussola da polso e alcuni "accessori"

La bussola è inutile se non siete in grado di usarla o se non avete un'idea precisa della direzione che dovete prendere; in questi casi un GPS è molto più utile. Una volta arrivati sul posto o una volta che avete preparato il vostro campo base dovreste sempre registrare sul vostro GPS la posizione, in modo da poterla poi richiamare in qualunque momento durante il percorso. Conviene salvare anche alcune posizioni intermedie, specialmente quelle di particolare interesse (per esempio una fonte d'acqua). Per le mie escursioni non uso quasi mai la bussola, a meno che non abbia una mappa del posto, però porto sempre con me il mio navigatore GPS da polso, ma solo per avere un'ultima risorsa in caso d'emergenza. In situazioni normali basta prendere dei punti di riferimento mentali per non perdersi e segnare la pista ad ogni svolta dal percorso principale.


immagine tratta da www.hwupgrade.it




il mio GPS da polso, il FORERUNNER 310XT® della GARMIN®


PRONTO SOCCORSO

E' fondamentale avere sempre con se un KIT MEDICO per emergenze. Potete sostituire qualunque altra cosa con mezzi di fortuna ma se vi ferite o state male non avrete soluzioni alternative. Per questo sarebbe meglio trasportare il kit di pronto soccorso in una tasca o in marsupio a parte così eviterete di perderlo se doveste perdere lo zaino. Il vostro kit medico deve contenere almeno i seguenti prodotti:

- un laccio emostatico, preferibilmente piatto e con chiusura regolabile (ricordatevi di allentarlo ogni 5 minuti);

-  delle bende orlate cm 8x5 m per bendaggi;

- delle compresse di garza (almeno 5) per tamponare;

- cerotto in rotolo e cerotto garzato in striscia;

- cerotti per vesciche;

- forbicine e pinzette sterili;

- un bisturi sterile;

- ago e filo da sutura sterili;

- guanti sterili;

- salviettine disinfettanti; 

- una coperta isotermica;

- BETADINE® soluzione cutanea disinfettante (utile anche per purificare l'acqua) o, in alternativa AMUKINA® in flacone (acido cloridrico). Utilissimi, infatti si possono usare per disinfettare ferite e ustioni (l'AMUKINA® va prima diluita con acqua) o purificare l'acqua (se precedentemente filtrata si può bere dopo 10 minuti).

- soluzione fisiologica in flaconcini monodose (per lavare una ferita o pulire gli occhi);

- ghiaccio istantaneo;

- un termometro;

- un antiemorragico per uso orale;

- un antidolorifico (il più forte che riuscite a procurarvi);

- un antibiotico a largo spettro da fare in intramuscolo (chiedete al vostro medico);

- un antistaminico in compresse;

- del cortisone per uso orale tipo BENTELAN® ;

- un antifebbrile (paracetamolo);

- del cortisone per uso topico ;

- un collirio antibiotico;

- una pomata antinfiammatoria per distorsioni, contusioni e strappi muscolari;

- un multivitaminico e idrosalino completo ;

- un antidiarroico;

- istruzioni di primo soccorso;






il mini kit di pronto soccorso che porto sempre con me






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